Il cotogno liberato

Quando ci siamo trasferiti a Canneto di San Miniato, in fondo al campo c’era un piccolo melo cotogno imprigionato in una rete di metallo che lo soffocava e che gli impediva di crescere.
Ci sono voluti giorni di lavoro per liberarlo senza spezzare i rami, ma finalmente era tornato a respirare. Adesso è un albero grande e forte, la madre di molti altri cotogni che abbiamo riprodotto per talee.
Come ogni anno fiorisce ad aprile ( noi lo chiamiamo il nostro angolo di Giappone) e ad ottobre ci regala quei frutti dal sapore antico che diventano una confettura. Tre soli ingredienti: cotogna, zucchero di canna e stigmi di zafferano.